Sonora delusione per l’Italia. A 24 ore dalla bocciatura ai Golden Globe, il film «Gomorra» di Matteo Garrone (tratto dall’omonimo libro di Saviano) è stato sonoramente bocciato nella corsa agli Oscar. «Gomorra» non ha nemmeno superato la prima selezione affidata ad alcune centinaia di giurati di Los Angeles i quali hanno visionato e scelto 65 film provenienti da altrettanti Paesi. La lista passerà a cinque titoli finalisti dopo la seconda selezione che sarà fatta il prossimo fine settimana da due giurie speciali di New York e Los Angeles. Le nomination saranno annunciate il 22 gennaio. I film che hanno superato la prima selezione sono: «La Classe» (di Laurent Cantet, Francia); «Valzer con Bashir» (di Ari Forman, Israele, ha vinto il Golden Globe); «La banda Baader Meinhof» (di Uil Edel, Germania); «Revenche » (di Gotz Spielmenn, Austria); «Ce qùil faut pour vivre» (di Benoit Pilon, Canada); «Departures » (di Yojiro Takita, Giappone); «Arrancame la vida» (di Roberto Sneider, Messico); «Everlasting Moments» (di Jan Troell, Svezia); «3 scimmie» (di Nuri Bilge Ceylan, Turchia). Dopo l’enorme successo italiano e gli ottimi risultati agli Oscar inglesi ed europei e il Grand Prix della giuria all’ultimo Festival di Cannes il film di Garrone (ma soprattutto il lavoro di Saviano) perde la sua battaglia più importante. Ma a perdere, a ben vedere è tutta l’Italia che sperava, dopo il successo della «Vita è bella» di Benigni, di vedere un connazionale premiato con la statuetta più ambita del cinema mondiale. Di converso, saranno forse felici coloro che hanno accusato il libro e la pellicola di dare un’immagine negativa dell’Italia. Libro e film infatti sono un viaggio nel mondo affaristico e criminale della camorra e dei luoghi dove questa è nata e vive: la Campania, Napoli, Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Mondragone, Giugliano.